tag:blogger.com,1999:blog-44478950366323098642024-03-21T19:25:26.435-07:00Analisi Transazionale RomaA cura della dott.ssa Ida Lopiano, Psicologa e Psicoterapeuta a Roma, specializzata in Analisi TransazionaleUnknownnoreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-54821156444191610072008-03-01T07:06:00.001-08:002008-03-01T07:07:35.660-08:00I Principi Teorici e Filosofici dell'A.T.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih4vKv-hozLzWQS_h_SEkOM_WNPjs7EA4Jfg1rAwBZUk1Eo7qW22a8DSb9r3eHuUr85DoHZ7ixyl-0Iph-l8orXXx92ePRzEJwoQ9P6yWKn-ADjV5pNARDIoxsHKQ65wTlt5Ptd2XAKHct/s1600-h/Henri_Matisse_-_Open_Window.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172790102203508738" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih4vKv-hozLzWQS_h_SEkOM_WNPjs7EA4Jfg1rAwBZUk1Eo7qW22a8DSb9r3eHuUr85DoHZ7ixyl-0Iph-l8orXXx92ePRzEJwoQ9P6yWKn-ADjV5pNARDIoxsHKQ65wTlt5Ptd2XAKHct/s200/Henri_Matisse_-_Open_Window.JPG" border="0" /></a><br /><div>Ogni individuo è ok, (va bene così com'è): le persone sono uguali tra loro ed ognuna ha valore in quanto persona, indipendentemente dalla sua razza e dal suo contesto socio culturale.<br />Ogni persona ha la capacità di pensare e di autodeterminarsi: ognuno può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere ed imparare, qualunque esperienza abbia avuto, anche negativa.<br />Le decisioni prese possono essere modificate. Ogni persona prende delle decisioni e ne è responsabile, ed è anche responsabile di cambiarle quando non sono più funzionali. </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-53798376074409050492008-03-01T07:02:00.000-08:002008-03-01T07:04:41.797-08:00Le posizioni di vita<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3LO787PJXy5vdtKRJyc2lMDIyGS1fiilUHNmt4_1ROq5hQUiphRlchFQ1EF-q0QlyY8yjmyyEgOJjwI5K9qqkSQ93n1saxym0n1oHL43Mfvqsla4v-x6BixbrdGv9JHIvm9LisjMdosOW/s1600-h/danza2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172789354879199218" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3LO787PJXy5vdtKRJyc2lMDIyGS1fiilUHNmt4_1ROq5hQUiphRlchFQ1EF-q0QlyY8yjmyyEgOJjwI5K9qqkSQ93n1saxym0n1oHL43Mfvqsla4v-x6BixbrdGv9JHIvm9LisjMdosOW/s200/danza2.jpg" border="0" /></a><br /><div>Secondo Berne il bambino, all’inizio del processo di formazione del Copione (10 anni circa), ha già assunto alcune onvinzioni su sè stesso. sugli altri e sul mondo. Tali convinzioni possono essere così riassunte:</div><br /><div></div><br /><div>1- io sono ok-tu sei ok (io vado bene, ed anche gli altri e il mondo intorno a me)</div><br /><div>2-io non sono ok-tu sei ok (posizione svalutante rispetto a sè)</div><br /><div>3- io sono ok-tu non sei ok (svalutazione degli altri)</div><br /><div>4- io non sono ok-tu non sei ok (la posizione è: “non c’è niente da fare”)</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-44066583070076595472008-03-01T07:00:00.001-08:002008-03-01T07:01:34.018-08:00La patologia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC2A5yla4SQU5oPCNN2cGAw50FVDbHMF0SmSwUMpIBwSYa1AtD_GfkrSl5e5kvVZ-g_jrc1HBkY2k6akOUrn_LBE6y4DudUzDi0sA-vklEiaoCamBqqbBruT73tfzCKQeUgJ2AewZ8EYmR/s1600-h/AmedeoModigliani_010.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172788517360576482" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC2A5yla4SQU5oPCNN2cGAw50FVDbHMF0SmSwUMpIBwSYa1AtD_GfkrSl5e5kvVZ-g_jrc1HBkY2k6akOUrn_LBE6y4DudUzDi0sA-vklEiaoCamBqqbBruT73tfzCKQeUgJ2AewZ8EYmR/s200/AmedeoModigliani_010.jpg" border="0" /></a><br /><div>Quando il contenuto di due stati dell’Io è mescolato, oppure una persona non riesce a entrare o ad uscire da uno Stato dell’Io si parla di Patologia strutturale. Si distinguono due tipi di patologia strutturale: la Contaminazione e l’Esclusione</div><br /><div>Contaminazione: uno Stato dell’io invade i confini dell’altro. Si distinguono la contaminazione del genitore (G invade A), del Bambino (B invade A), e la doppia contaminazione (la persona ripropone uno slogan genitoriale a cui si adegua con una credenza da bambino e scambia entrambe per la realtà. Il contenuto della doppia contaminazione consiste nelle convinzioni di copione, ossia convinzioni distorte ed errate su di sè, gli altri e il mondo).</div><br /><div>Esclusione: la persona esclude completamente uno degli Stati dell’Io (G, A, o B)</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-82554770040476014552008-03-01T06:57:00.000-08:002008-03-01T06:59:24.345-08:00I messaggi di Copione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmlB_51jeZPrj3dZWe6G76T3dRRXVHJ1B7ek7nxOkG8B8jrC5V8WA1aA_ZIQRaJ814RNNHXo4zIz2BSTQVTTVwrT5sIyt30H2OJImp1L65aVhyphenhyphenSdyKrxNM34v_xDRWzoM3Joozjmpx7wYv/s1600-h/____kl12b.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172787989079599058" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmlB_51jeZPrj3dZWe6G76T3dRRXVHJ1B7ek7nxOkG8B8jrC5V8WA1aA_ZIQRaJ814RNNHXo4zIz2BSTQVTTVwrT5sIyt30H2OJImp1L65aVhyphenhyphenSdyKrxNM34v_xDRWzoM3Joozjmpx7wYv/s200/____kl12b.jpg" border="0" /></a><br /><div>Ciascuno di noi costruicse il proprio Copione sulla base di messaggi, verbali e npon verbali, ricevuti dai genitori e successivamente dal contesto.</div><br /><div>Si distinguono le controingiunzioni e le ingiunzioni.<br />Le controingiunzioni: messaggi G-G verbali, comandi su come fare le cose. </div><br /><div>- sii perfetto</div><br /><div>- sii forte</div><br /><div>- sforzati</div><br /><div>- cerca di piacere</div><br /><div>- sbrigati<br />Le ingiunzioni: sono messaggi preverbali, dati dai genitori al bambino molto piccolo. Di solito le controingiunzioni nascondono le ingiunzioni.</div><br /><div>- non esistere</div><br /><div>- non essere te stesso</div><br /><div>- non essere un bambino</div><br /><div>- non crescerenon riuscire</div><br /><div>- non (non fare niente)</div><br /><div>- non essere importante</div><br /><div>- non appartenere</div><br /><div>- non entrare in intimità</div><br /><div>- non star bene (non essere sano di mente)</div><br /><div>- non pensare</div><br /><div>- non sentire</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-82899574861140633492008-03-01T06:48:00.000-08:002008-03-01T06:53:49.434-08:00Il modello degli Stati dell’Io<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfiQbtbai-mpCV37IJNa2M-4z9oJswBXzp5WvU-cJJs6FHSK0oxVImkdYdcTQADaWgIdq8aFh-EWNWGhMBp9djIx6Qd4f02PeO0G6nCG9iU3W62RAUsakNG33FCw3boZ9DvcnXYMtT4Y0U/s1600-h/cassat6.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172786017689610178" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfiQbtbai-mpCV37IJNa2M-4z9oJswBXzp5WvU-cJJs6FHSK0oxVImkdYdcTQADaWgIdq8aFh-EWNWGhMBp9djIx6Qd4f02PeO0G6nCG9iU3W62RAUsakNG33FCw3boZ9DvcnXYMtT4Y0U/s200/cassat6.jpg" border="0" /></a><br /><div><div><p>Uno Stato dell’Io rappresenta un insieme di pensieri, comportamenti ed emozioni tra loro collegati, attraverso i quali ognuno di noi manifesta un aspetto della propria personalità in un dato momento.Tre sono gli Stati dell’Io secondo l’A.T.:</p><p><span style="color:#cc0000;">1- Stato dell’Io Genitore(G):</span> l’insieme di comportamenti, pensieri ed emozioni che manifestiamo in un dato momento, copiati dai nostri genitori. (se ad es. in determinate circostanze tendo a preoccuparmi degli altri manifestando un comportamento protettivo, così come i miei genitori si comportavano con me da bambino, si dice che in tali circostanze “sono in uno Stato dell’Io Genitore).</p><p><span style="color:#cc0000;">2- Stato dell’Io Adulto (A):</span> l’iniseme di comportamenti, peniseri ed emozioni che manifestiamo in relazione a ciò che sta avvenendo intorno a noi nel qui ed ora, utilizzando le risorse a disposizione quali persone adulte.</p><p><span style="color:#cc0000;">3- Stato dell’Io Bambino (B):</span> l’insieme di comportamenti, pensieri ed emozioni che utilizzavamo quando eravamo bambini e che ora riutilizziamo da adulti. (se ad es. piango di fronte al rimprovero del mio datore di lavoro per un ritardo, proprio come facevo da bambino di fronte ai rimproveri dei miei genitori, si dice che in quelle circostanze sono nello Stato dell’Io Bambino).Il modello degli Stati edll’Io viene utilizzato per comprendere gli aspetti della personalità di un individuo attraverso l’Analisi Strutturale L’Analisi Strutturale è il processo di analisi della personalità in termini di contenuto degli Stati dell’Io. L’analisi Funzionale è invece un modello che permette di comprendere “il processo”, ossia in che modo funzionano gli Stati dell’Io.</p><br /><br /><br /><div></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-32528731952938434852008-03-01T06:44:00.000-08:002008-03-01T06:46:58.862-08:00La Diagnosi in Analisi Transazionale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMpRkBDeK6Q1esee6-RxWKbWWy_rAzSFLmz90Esi9-BqU0NPAmOK_9fdPRB6t0ZDRKTHsUxnhlMhqNWr0wuqhrHoiVU6TB7LWK8mxj5gQFfd7NTdx4TrOolEwu0I2SNJqLjYhyHj7SSBtr/s1600-h/solo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172784776444061586" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMpRkBDeK6Q1esee6-RxWKbWWy_rAzSFLmz90Esi9-BqU0NPAmOK_9fdPRB6t0ZDRKTHsUxnhlMhqNWr0wuqhrHoiVU6TB7LWK8mxj5gQFfd7NTdx4TrOolEwu0I2SNJqLjYhyHj7SSBtr/s200/solo.jpg" border="0" /></a><br /><div>La diagnosi in A.T.Secondo Berne, il fondatore dell’Analisi Transazionale, vi sono 4 modi per riconoscere in quale Stato dell’Io si trova la persona in un determinato momento:1- Diagnosi Comportamentale: si valuta in quale Stato dell’Io si trova la persona in relazione al comportamento manifestatoe osservabile attraverso parole, tono della voce, gesti, espressione facciale, atteggiamenti del corpo.2- Diagnosi Sociale: si basa sul presupposto che spesso gli altri si rapportano a noi a partire da uno Stato dell’Io che è complementare a quello in cui noi ci troviamo. Quindi osservando lo Stato dell’io da cui l’altro reagisce posso fare ipotesi sullo Stato dell’Io in cui Io mi trovo....e viceversa. Se ad esempio tendo a relazionarmi verso una persona dal mio Stato dell’Io Genitore, posso ipotizzare che l’altro si relazioni a me dallo Stato dell’Io Bambino. 3- Diagnosi Storica: si effettua attraverso l’intervista fatta alla persona sulle sue figure genitoriali e permette di verificare la nostra impressione riguardo i suoi Stati dell’Io da un punto di vista strutturale e funzionale.Diagnosi Fenomenologica: la persona viene invitata a rivivere una scena del suo passato in cui risperimenta uno Stato dell’Io in tutta la sua intensità.</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-25074053423021955152008-03-01T06:42:00.001-08:002008-03-01T06:43:35.445-08:00Le Transazioni<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji4W1DTB2StkxnVwoBooVxrHJ09W0Z1wJ8fDWtNrMSV_ktmkfM8oBUASgwUy7nXSBKeyDd5wuO8YplAh8rl9UbtCK8cgSAmTmkPlDdc3hT3C6jRqei08k4pR0zYxaoGo_HHeD7b5Z2uuED/s1600-h/at.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172783883090864002" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji4W1DTB2StkxnVwoBooVxrHJ09W0Z1wJ8fDWtNrMSV_ktmkfM8oBUASgwUy7nXSBKeyDd5wuO8YplAh8rl9UbtCK8cgSAmTmkPlDdc3hT3C6jRqei08k4pR0zYxaoGo_HHeD7b5Z2uuED/s200/at.jpg" border="0" /></a><br /><div>Si ha una transazione quando avviene uno scambio di comunicazione (stimolo e risposta) tra due o più persone.si distinguono 3 tipi di transazioni:1- transazioni complementari: lo Stato dell’Io a cui ci si rivolge è quello che risponde. Se ad esempio faccio all’altra persona una domanda dal mio Stato dell’Io Adulto (che ore sono?) e l’altro mi risponde dallo Stato dell’io Adulto (sono le 2), la transazione si dice complementare. Se invio uno stimolo dallo Stato dell’Io genitore (sei in ritardo...guai a te se lo fai di nuovo!) e l’altro risponde dallo Stato dell’Io Bambino (piange), ugualmente la transazione è complementare. Il mio stimolo è G-B (dal mio Genitore al ambino dell’altro); la risposta è B-G (dal Bambino dell’altra persona al mio Genitore). In questo modo la comunicazione può continuare all’infinito (1° regola della comunicazione).2- transazioni incrociate: lo Stato dell’Io a cui invio lo stimolo non è lo stesso che invia la risposta. Se ad esempio Rimprovero l’altro dal mio Stato dell’Io Genitore (sei in ritardo...guai a te se lo fai di nuovo!), e l’altro risponde dallo Stato dell’Io Adulto (sono spiacente, purtroppo non mi è stato possibile arrivare prima...), si ha una transazione incrociata: io ho inviato uno stimolo G-B (dal mio Genitore diretto al Bambino dell’altra persona); l’altro ha incrociato la transazione, ha risposto cioè un messaggio dal suo Adulto diretto al mio Adulto (Transazione A-A). Quando una transazione è incrociata la comunicazione si interrompe e affinchè possa essere ristabilita occorre hce una o entrambe le persone cambi Stato dell’Io (2° regola della comunicazione).3- transazioni ulteriori: vengono inviati due messaggi nello stesso tempo. Uno è un messaggio manifesto, l’altro è un messaggio psicologico implicito. Le ytransazioni ulteriori si distinguono in : transazione ulteriore duplice (un messaggio sociale A-A si sovrappone a un messaggio psicologico tra B e G, o tra B e B o tra G e G); transazione ulteriore angolare (invio uno stimolo hce a livello manifetso esplicito è A-A, ma il mio messaggio psicologico è dal mio Adulto al Bambino dell’altra persona.L’esito in termini comportamentali di una transazione ulteriore è determinato a livello psicologico e non a livello esplicito manifesto.</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-53523434346109752692008-02-28T11:14:00.001-08:002008-03-01T06:41:20.344-08:00Il Copione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjttVC07DMWecExdNTurfzqlvjBCjbGUnSlHMgC-JUtW5sMLk2GR9FT8vvoFA7m6WUWoT73cGXaZ35rD7B8VkJTv-gDsUM9IVqIfhBJP9Oy8XCQSzc0prEZipp7mVp5eiNqrMZ9EO1w8WzX/s1600-h/copione.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172112987896979218" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjttVC07DMWecExdNTurfzqlvjBCjbGUnSlHMgC-JUtW5sMLk2GR9FT8vvoFA7m6WUWoT73cGXaZ35rD7B8VkJTv-gDsUM9IVqIfhBJP9Oy8XCQSzc0prEZipp7mVp5eiNqrMZ9EO1w8WzX/s200/copione.jpg" border="0" /></a><br /><div>“Ciascuno di noi da bambino scrive una storia della propria vita”, con un inizio, una trama d una fine. Questa è chiamata Copione: un piano di vita che si basa su una dcisione presa nell’infanzia, rinforzata dai genitori e giustificata dagli avvenimenti successivi, che culmina in una scelta decisiva. Tale decisione era la migliore strategia del bambino per sopravvivere in un mondo che percepiva ostile e minaccioso. Quando la persona adulta ripropone tale decisione nel contesto attuale, probabilmente tale decisione non sarà più funzionale. Si dice allora che la persona è nel Copione.In base a come viene vissuto si distinguono 3 tipi di Copione:</div><div><span style="color:#cc0000;">1- Copione vincitore: la persona realizza il suo obiettivo dichiarato</span></div><div><span style="color:#cc0000;">2- Copione perdente: la persona non realizza l’obiettivo dichiarato</span></div><div><span style="color:#cc0000;">3- Copione non vincitore: la persona non corre rischi, pertanto non è nè vincitore nè perdente, semplicemente.</span> </div><div>Il concetto di Copione è stato spesso oggetto di analisi e discussione da parte di vari autori appartenenti all’ orientamento analitico transazionale, che ne hanno sottolineato specifici e differenti aspetti. La prima formulazione di Berne, che definisce il Copione come “un piano di vita che si basa su una decisione presa durante l’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli eventi successivi e che culmina in una scelta decisiva” ( Berne, 1972), risente di un contesto storico e culturale in cui la corrente positivista sottolinea il rapporto di causa ed effetto per formulazione di un postulato ( Novellino 1998 ). Questa posizione, caratteristica di una prima fase del pensiero di Berne, è stata successivamente oggetto di critiche per la visione deterministica insita nell’assegnazione alla persona di un ruolo di “prodotto” anziché di “produttore” del Copione ( Cornell, 1988). Sulla scia di tali critiche è possibile inquadrare la posizione di autori quali i Erskine e Steiner. Il primo, infatti, sottolinea come le decisioni “autolimitanti” di Copione vengano prese ad un qualunque stadio dello sviluppo ( Erskine, 1980 ), inibendo “la spontaneità e la flessibilità nel risolvere problemi e nel relazionarsi agli altri”.Nel mio lavoro clinico utilizzo per lo più il concetto di Copione elaborato dai Gouldings (1978), sebbene ritengo fondamentale integrare tale visione con l’attenzione attribuita da Stern al contesto storico e sociale nel processo di formazione e cambiamento del Copione.Ritengo la posizione dei Gouldings molto più vicina al mio attuale contesto storico e sociale, in modo specifico nella misura in cui gli autori assegnano alla persona un ruolo attivo nel processo di costruzione del Copione, anziché sostenere l’idea di “adattamento autolimitante”. Il Copione viene infatti definito come il risultato di scelte che il bambino prende in modo attivo, “in risposta a ingiunzioni reali o immaginate”. Tale formulazione implica a mio avviso il riconoscimento del significato specifico e individuale che la persona attribuisce ai messaggi ricevuti o fantasticati durante l’infanzia, sottolineando il ruolo dell’individuo, oltre che del contesto, nel processo di percezione ed elaborazione delle informazioni. Evidenziare il ruolo attivo della persona nel processo di costruzione di un Copione che influenzerà concretamente i comportamenti per tutto l’arco della vita, inoltre, conferisce una maggiore rilevanza alla possibilità di cambiamento. Per comprendere i processi intrapsichici, mi è spesso utile, nel lavoro con i clienti, il modello di Matrice di Copione elaborato da Claude Steiner, in quanto mi permette di individuare i messaggi ingiuntivi, controingiuntivi e il Programma a partire dai quali la persona costruisce, attraverso la propria lettura, il suo Copione di vita. In questo modo fare ipotesi rispetto a come, in relazione passata, il cliente si modella a partire dal comportamento dei genitori e quali Convinzioni e Decisioni ha preso per sé, in risposta a tale esperienza. </div><div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-56684731517454063042008-02-28T10:53:00.000-08:002008-02-28T11:01:16.747-08:00L'uso del contrato nella Psicoterapia analitico transazionale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgS1ml7EPd5exFM6QyYVCWVQW9fjTp_GFJ2gjrO2yu2Alc3QYxsJjFub64rLiiVmjAO6Ixu48c4jNgks2LzBqXS5y1LMbovj-gU7Swb9QMRDABqE7iu_x63M0Dp_zQ3wlJjh69sESD4QHw/s1600-h/1905_09_Stoclet_Frieze_Tree_of_Life.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5172107786691583746" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgS1ml7EPd5exFM6QyYVCWVQW9fjTp_GFJ2gjrO2yu2Alc3QYxsJjFub64rLiiVmjAO6Ixu48c4jNgks2LzBqXS5y1LMbovj-gU7Swb9QMRDABqE7iu_x63M0Dp_zQ3wlJjh69sESD4QHw/s200/1905_09_Stoclet_Frieze_Tree_of_Life.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvBtZGpemyMbW4Ai7FcKD_7pb1vhSdI6hYY08sH65VQPTdzYmm7rSiUOiD3z8uhk1mRFbG0Zscgh2Z8Ct4yFaNAEnM-hbdxpS7DOcOJ5rJx1XDaYrQi9kj-uvsEXTH5HZJzGNrWpGAjCtW/s1600-h/eric+berne.jpg"></a><br /><div>L’ Analisi Transazionale si propone, da un punto di vista metodologico , come una Terapia Contrattuale in quanto considera la stipulazione del contratto come un presupposto di base per intraprendere un percorso di cambiamento. Berne (1966) definisce il contratto come “un esplicito impegno bilaterale per un definito corso d’azione, sottolineando il ruolo di responsabilità reciproca che terapeuta e cliente si assumono nel portare avanti un lavoro all’interno di un percorso condiviso. Egli distingue gli elementi che riguardano i contenuti dell’accordo , come ad esempio la distinzione di ruoli e competenze , dai processi , che si riferiscono alla relazione. Secondo Woollams e Brown il contratto è un accordo tra cliente e terapeuta che definisce mete , tappe e condizioni della terapia. Nel lavoro clinico utilizzo il contratto con l’obiettivo di condividere con il cliente uno scopo centrale da raggiungere al termine della terapia , e sulla base del quale elaborare un piano d’azione da attuare durante il processo terapeutico. I concetti ai quali faccio principalmente riferimento per la formulazione del contratto, sono quelli proposti da Steiner (1974). L’autore sottolinea quattro componenti principali: - Il mutuo consenso, in base al quale terapeuta e cliente stabiliscono i termini del contratto, costituisce un criterio di validità rispetto all’accordo stipulato, in quanto definisce un territorio comune entro il quale muoversi per raggiungere un unico obiettivo. - Una valida remunerazione, che stabilisce come ciascuno metta nel rapporto qualcosa di valido. Di solito si riferisce alla retribuzione economica.- La competenza, sia da parte del terapeuta che del cliente, relativamente alle proprie capacità professionali per il primo, e alle risorse da investire in un lavoro che mira al cambiamento per il secondo.- Un obiettivo legale, che fa riferimento alla definizione del contratto in conformità ai principi etici e al codice deontologico.Nella formulazione del contratto, da intendere come un processo che, seppur collocabile nei momenti iniziali del percorso terapeutico, è spesso soggetto a ridefinizioni o ad ulteriori specificazioni, stabilisco dunque con il cliente il cambiamento che intende ottenere al termine della terapia, in relazione alle risorse disponibili. Nello specifico ritengo essenziale non solo la collaborazione e disponibilità a cambiare, ma anche la valutazione degli obiettivi in termini di raggiungibilità. E’ a tale scopo fondamentale tener conto degli spazi e tempi disponibili, soprattutto all’ interno di un ciclo di terapia breve, attraverso una definizione del setting che stabilisca i limiti del mio intervento. A tale proposito Berne parla di “Livello Amministrativo e Professionale” come uno dei criteri da considerare per ritenere un contratto valido, in quanto permette la definizione di regole condivise rispetto al setting, in una modalità più o meno strutturata. Il concetto di “Livello Psicologico”, invece, fa riferimento alla dimensione ulteriore della relazione, e sottolinea l’importanza del porre attenzione agli aspetti più inconsapevoli e manipolativi che il cliente usa per portare avanti il proprio Copione anziché scegliere modalità di comportamento alternative. I Gouldings sottolineano come non tutti i contratti siano accettabili, citando tra questi i “Contratti Genitoriali”, o quelli in cui il cliente si aspetta il cambiamento di qualcun altro, come esempi di accordi non accettabili. Nel lavoro con G. è stato fondamentale riconoscere come la sua iniziale richiesta di focalizzare la terapia sul sintomo (“vorrei smettere di piangere agli esami”), conteneva un messaggio ulteriore con il quale mi invitava a prendermi cura di lei, da una posizione genitoriale. Attraverso tale consapevolezza ho potuto lavorare per ridefinire un contratto A-A, evitando così di accettare un “Contratto Genitoriale”.Nel lavoro con i clienti, pongo attenzione alla “specificazione del contratto”, in termini comportamentali ( Holloway e Holloway , 1973), e alla formulazione in termini positivi, chiari, concreti, osservabili. La formulazione in termini positivi mi permette di aiutare il cliente a rimanere focalizzato su ciò che desidera ottenere per sé, piuttosto che sul problema, mentre la definizione in termini chiari e concreti mi consente il monitoraggio dei passi intermedi fatti. Il confronto tra progressi osservabili e obiettivo iniziale fornisce inoltre al cliente un rinforzo rispetto alla motivazione al cambiamento, consolidando la fiducia in sé e nel lavoro terapeutico. Durante il processo di formulazione del contratto ritengo essenziale seguire un percorso strutturato in tappe e finalizzato alla negoziazione con il mio cliente. La suddivisione proposta da Holloway e Holloway ( 1973 ) rappresenta un importante punto di riferimento per tale lavoro. Gli autori distinguono cinque fasi nella determinazione del contratto: La prima fase consiste nella “chiarificazione delle intenzioni” delle due parti, con l’obiettivo di esplorare gli orientamenti di entrambi. Successivamente vengono identificati gli “interessi reciproci” per distinguere la richiesta di cambiamento del cliente da una aspettativa sottostante di non cambiamento legata al Copione. Nella fase di “specificazione del contratto”, si lavora per definire cosa e in che modo cambiare. Infine, nelle fasi di “esplorazione”, “chiarificazione” e “affermazione”, viene realizzato il cambiamento.Mi è utile distinguere tra Contratto di Controllo Sociale e contratto di Autonomia (Holloway e Holloway, 1973). Il primo viene solitamente utilizzato durante una fase iniziale della terapia; il secondo fa invece riferimento all’ uscita dal Copione.</div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-27707731612801783922008-02-27T07:57:00.000-08:002008-02-27T11:34:44.562-08:00Che cos'è l'Analisi Transazionale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEAPYJRNbJyN34T9IWVvEzCaWpY5yb5ZUBpyWQEbo3bPm-spsnGpooJWwyIxG49sNucy2rSMI_AGmhReXHJ1MfUFhXPB8Bk9wCc7Nx4j9rKmoY5gWhlj7sj_cmpzxfe861ZwEn0LTeuavL/s1600-h/analisi+trans.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5171744217709977298" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEAPYJRNbJyN34T9IWVvEzCaWpY5yb5ZUBpyWQEbo3bPm-spsnGpooJWwyIxG49sNucy2rSMI_AGmhReXHJ1MfUFhXPB8Bk9wCc7Nx4j9rKmoY5gWhlj7sj_cmpzxfe861ZwEn0LTeuavL/s200/analisi+trans.jpg" border="0" /></a><br /><br /><em>L’A.T. (Analisi Transazionale) è una teoria della personalità e una psicoterapia sistematica.<br /></em>Come teoria della personalità fornisce un quadro sulla strutturazione dell’individuo da un punto di vista psicologico attraverso il modello degli Stati dell’Io.<br />Come sistema di psicoterapia l’A.T. viene utilizzata nel trattamento di disturbi psicologici di ogni tipo, essendo un metodo di psicoterapia individuale, di coppia, di gruppo e familiare<br />_____________________________________________________<br /><br /><div align="left"><span style="color:#000000;"><span style="font-size:0;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamZphRUgPyb_LEwsp9OMGUFSqcrV5iLt1fF1BgFnm5pXglPDJt1ML-qftpqmcvsdnJJtTOnLp3jqFcjQSH8CA1nGYNVaHGqIKnh4eyIvCP-4BUG37c7FD6Ry8eWM4ySEZX09YvlKzEE_J/s1600-h/death_in_the_sickroom.jpg"></span></span></a></div><span style="color:#000000;">“L'Analisi Transazionale, fondata da Eric Berne</span> (1910-1970), è una teoria psicologica e sociale caratterizzata da un contratto bilaterale di crescita e cambiamento”. Si occupa dei processi intrapsichici e interpersonali. Lo studio dei processi intrapsichici fa riferimento ad una teoria della personalità basata sui concetti di "Stati dell'Io" e di "Copione". Nello studio dei processi interpersonali l'Analisi Transazionale propone "L' AT propriamente Detta" e l'analisi dei "Giochi" allo scopo di individuare le modalità di relazione che gli individui mettono in atto tra loro e propone alcune regole che influenzano la comunicazione. La metodologia di intervento dell' AT si fonda sulla contrattualità: la relazione terapeutica è vista come un accordo tra terapeuta e cliente, che hanno una responsabilità congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi di terapia definiti in modo chiaro e specifico.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4447895036632309864.post-38998754067648378272008-02-27T07:48:00.000-08:002008-02-28T11:02:37.517-08:00Presentazione del Blog<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCAHPHJtFtbP56feOkADW2pPJusIAwFp_pDwJLQeFY03PDi3bVIWt5k5l-ByAyHtUN2vjQM0NzQY59qYFALNBW3VZL_MHsTMeP1SDPidgTfeqFEQnzxzDf_EaAKuPMNR9NoR_QACCkuD-V/s1600-h/imagesCAJGXN87.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5171734837501402818" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCAHPHJtFtbP56feOkADW2pPJusIAwFp_pDwJLQeFY03PDi3bVIWt5k5l-ByAyHtUN2vjQM0NzQY59qYFALNBW3VZL_MHsTMeP1SDPidgTfeqFEQnzxzDf_EaAKuPMNR9NoR_QACCkuD-V/s200/imagesCAJGXN87.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div>Questo Blog ha come obiettivo la diffusione dei concetti fondamentali dell'Analisi Transazionale e delle sue applicazioni nell'ambito della Psicoterapia.<br />Personalmente utilizzo l'A.T. nella mia pratica professionale in qualità di Psicoterapeuta per il trattamento dei disturbi di ansia e panico, della depressione, dei disturbi della personalità e della relazione.</div><div>L'efficacia dell'AT in ambito clinico va a mio avviso attribuita in primo luogo ai presupposti di base della teoria di riferimento, che rinonoscono a ciascun individuo la capacità di pensare e di decidere della propria vita" .</div><div>Sulla base di tali assunti l'AT è caratterizzata da un punto di vista metodologico da un <strong>approccio contrattuale, </strong>che prevede la partecipazione attiva e responsabile da parte del paziente, al proprio processo di cambiamento. </div><div>Quello del terapeuta è un ruolo di co-responsabilità con il paziente, sia rispetto alla definizione degli obiettivi concreti e specifici che quest'ultimo intende raggiungere al termine della terapia, che nella direzione del cambiamento.</div><div>Il terapeuta mette a disposizione i suoi strumenti ed esperienza specifici, utilizzandoli per procedere verso uno scopo condiviso con il paziente, piuttosto che individualmente stabilito.</div><div>In questo modo il paziente potrà fidarsi del proprio terapeuta in maniera informata e consapevole, piuttosto che affidarsi.</div><div>La semplicità del linguaggio e dei concetti chiave dell'AT consentono inoltre la possibiltà di condividere con il paziente ipotesi, diagnosi e modalità di intervento che il terapeuta utilizza nel processo terapeutico. </div>Unknownnoreply@blogger.com0